martedì 6 novembre 2012

2 - 6/11/2012 - Novembre comincia bene.

Buonasera!



Uscite d'inizio novembre.




2/11/2012 - Bisogna accontentarsi.


Questa mattina sono andato con un amico in Consuma.
Ha partecipato alla battuta anche Camillino con la zampa al fin guarita.

Note

Quando siamo arrivati non c'era quasi nessuno, ma poi è arrivata diversa gente.
I funghi sono un po' radi ma nelle fungaie c'è ancora qualcosa.
Specie in quelle di faggio all'alto.
In tutto abbiamo trovato una trentina di pezzi bellocci, per cinque chili di peso.
Tutto sommato, considerando l'andamento stagionale non è andata male.
Avremmo potuto trovare di più ma neanche possiamo lamentarci.

Foto











Boletus aestivalis, a 1.100 metri con il freddo e dopo la neve!












Tutti insieme.




6/11/2012 - Chi la dura la vince.


Questa mattina sono tornato in Consuma, con Camillino.
Tempo brutto.
Sul tardi ha pure piovuto un'ora buona e comunque corre l'acqua da tutte le parti.

Note

Praticamente non c'era nessuno.
Quando sono arrivato sembrava di essere nel deserto.
Al ritorno invece c'erano due macchine.
Più una che ho trovato in quota lungo la pista e un'altra abbandonata da un'altra parte con una pala accanto.
Prendono la Panda 4x4 e credono di poter andare da tutte le parti, ma poi ce la lasciano.
Anche la pala non è servita a niente in un risciacquo profondo almeno mezzo metro.
Dovranno tornare col trattore (e pagare il trattorista).
Nel bosco ho incontrato (sul tardi) solo una persona che però aveva poco nel paniere (si vedeva in controluce).
A me invece è andata bene.
Ho trovato degli Edulis incredibili, non molti (23) ma qualcuno enorme.
Ho fatto il paniere bello pieno, un peso stroncabraccio con la pioggia.
Penso di tornare giovedì o venerdì.

Foto












Uno sprazzo di sole prima dell'arrivo della bufera.
 




Al buio, nei ributti morti degli abetini.



Immenso.
 


Il compagno, enorme pure lui.



Sotto la procella.


Coppiola.
 

Boletus edulis var. scostumata.
 


Altra coppiola.


L'ultimo, sfuocato.

Il paniere.
 

A casa.
 




Stropharia aeruginosa




Un cordiale saluto a tutti!

39 commenti:

Unknown ha detto...

ciao Angiolo, complimenti anche con il freddo trovi sempre..e sempre belli!!! cmq aspettavo di vedere i tuoi ultimi risultati!!! noi nel pom di giov. 8 andremo in quel di vallombrosa...per fare un giro...magari se voi ci foste ....io mi aggregherei a camillo se lo porti... :D .... cmq mi farebbe piacere conoscervi!!!
un saluto!
p.s. l'ovolo poi non l ho mangiato..non ho avuto il coraggio!

Angiolo ha detto...

Caio Angela!
Io andrò, forse, giovedì mattina nei miei posti di là dalla Consuma.
Il pomeriggio purtroppo Tomoko è sempre occupata e anch'io spesso ho da fare.
Ormai sarà per l'anno prossimo.
Anche perché penso che di funghi se ne troveranno sempre di meno.
Un cordiale saluto.

Unknown ha detto...

allora anno prossimo sia....purtroppo andremo nel primo pomeriggio...perchè la mattina lavoriamo....allora al prossimo post...vedremo se giovesì troveremo qualcosa....notte a tutti!

Unknown ha detto...

ho scritto giovesì....devo andare a dormire che è meglio!!

Anonimo ha detto...

Ciao Angiolo,
come sempre appena ti muovi piazzi il carico da 11!
Complimentoni
Ciao Gigino

Foglie Nel Vento ha detto...

Ciao Angiolo, certo che quei due son proprio belli belli belli! E trovandoli a Novembre direi rientrano nella categoria Super!! Volevo farti una domanda un pò da pivello.. non essendo quasi mai andato a funghi nelle abetine ci sto prendendo ora l'occhio e devo dire che è abbastanza diversa come ricerca, anche il tipo di fungo che trovo è diverso, spesso è sotto-sotto terra ed a volte ( come con questa stagione neve-acqua-nascita ) impregnato d'acqua. . come è meglio usarli in questi casi? Degli ultimi che ho trovato sabato, due belli grandi si strizzavano come un cencio! Li ho fatti subito a cubetti in padella ed hanno tirato fuori acqua a non finire ( alcuni li fanno ad aglio altri a cipolla, i gusti son gusti e non discuto ): vorrei sapere, se ti va e non ti disturbo, se ci sono dei tipi di porcini che si adattano meglio ad essere essiccati-fritti-da sugo. Di solito di quelli che trovo verso inizio ottobre già allo stadio "verde" li impano con farina o pastello e li friggo.

Alla Trappola da bamino mi ricordo che per essiccare gli ordinali (clitocybe nebularis e quelli viola che non conosco il nome ma sono ugiali) si usava uno stecco di 60-80 cm di lunghezza, molto fine, con tantissimi "aghi" per infilzare i funghi fatti a pezzi, era utilissimo!!

Ps Lo Stropharia aeruginosa è il fungo più bello che abbia mai visto!!! Stupendo!
Saluti anche a Tomoko ed al ribaldo-rimesso Camillo!


Angiolo ha detto...

Ciao Vieri!
come dici tu, de gustibus...
Noi quelli giovani li facciamo trifolati con l'aglio.
Quelli maturi, ma non troppo (giallo-verde chiaro), li friggiamo infarinati appena appena.
Quelli vecchi, troppo bagnati (ma io per il momento li ho trovati tutti saldi; qualcuno un po' meno ma niente da strizzare, dipende dallo stadio di maturazione) o attaccati dai vermi (ma non è il caso presente perché sono tutti sanissimi, ormai è troppo freddo e gli insetti sono andati a ramengo) li secchiamo.
D'estate al sole, adesso con l'essicatore elettrico.
Se ne trovano su internet a 40/60 euro a seconda delle marche.
I funghi migliori da seccare sarebbero quelli "da caldo" (Estatini e Scopaioli) ma poi vanno tutti bene.
E' un po' una questione di lana caprina.
Se si ha il camino, come in montagna, certo si possono infilzare tagliati a fette con una refe e metterli appesi lì vicino a seccare.
L'Ordinale viola prima si chiamava Tricholoma nudum.
Ma siccome nelle cose umane tutto cambia, adesso è nomato Lepista nuda (per il momento).
Un cordiale saluto.

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!
Grazie.
Questione di perseveranza, ma anche di fortuna.
Ieri ne ho avuta parecchia, di fortuna.
Un saluto.

brunella ha detto...

Ciao Angiolo, tu dici fortuna io dico bravura......la fortuna è quando tu uscendo una volta trovi molti funghi , ma tu a tutte le uscite ed anche quando gli altri non trovano nulla torni con il paniere pieno per me questa non è fortuna.......Vedendo le tue foto mi è tornata di nuovo la voglia di uscire e penso che sabato ci proverò di nuovo.Tu (libero di non rispondere)cosa intendi per Consuma alta? Io oltre quella strada che ti ho descritto non ne ho viste altre che portano ai faggi o abeti come dici tu. Sono contenta per Camillo che è tornato a scorrazzare con la zampa guarita, saluti.

Angiolo ha detto...

Ciao Brunella!
Ti ringrazio per i complimenti.
In effetti la mia si potrebbe chiamare "bravura".
Nel senso che vado a spiegare, però.
Con i decenni ho imparato tante fungaie.
E, a differenza di Tomoko che mi tiene sempre delle concioni sulla mia "bravura" appunto mentre lei invece non ha memoria "geografica", me le ricordo tutte anche se sono anni che non ci vado (magari adesso non c'è più il bosco, ma questo è un altro discorso).
E, ricordandomele tutte, quando sono in zona le controllo tutte.
Anche se sono cento fungaie che guardo e non ci ho visto un fungo.
Non mi perdo d'animo, sono testardo.
Come dico io, duro come le pigne verdi.
E così, dai e ridai, va a finire che, se c'è una possibilità, li imbrocco.
In quel senso sì, si potrebbe dire che sono "bravo", tra virgolette.
Quanto a dove vado io, è sopra il Gualdo.
Sulla statale, più a valle del bivio di Montemignaio, trecento metri a sinistra.
Il difficile viene dopo.
Per la strada a sterro (un vero pantano; ieri ho raccontato della Panda abbandonata, non è uno scherzo) e soprattutto saper dove guardare, perché hanno tagliato quasi tutta l'abetina che era immensa, questi carciofi.
Un'ultima nota.
Io non credo di aver mai parlato di "Consuma alta" ma di "di là dalla Consuma".
Un saluto.

P.S.: Camillo ti ringrazia e saluta a sua volta.

brunella ha detto...

E' vero non ci avevo capito proprio niente.............e quindi non mi rendevo conto dei luoghi di cui mi parlavi.......

sergio gualdo ha detto...

Buona sera Angiolo sono Sergio, ti scrissi tempo fa' per chiedere dei consigli su dove cercare i prugnoli al Gualdo( mio padre ha la casa li) , ho letto il tuo ultimo post, e con piacevole sorpresa ho letto della panda che hai trovato infilata in quella grande pozza, sabato mattina scorso io ero' lassu' e la panda c'era di gia'. da questo tuo post ho potuto capire che andiamo nel solito posto e magari un giorno ci incontreremo. sabato io trovai una dozzina di porcini ma non erano belli. ti vorrei fare una domanda che puoi anche non rispondere se ti scoccia; ma te vai in cima vicino al metanodotto o stai piu' in basso vicino alla giuncaia? ti dico la verita', sabato scorso avevo detto che per quest' anno non andavo piu' a porcini perche secondo me erano finiti.... poi ho visto le tue foto e ho detto: finiti un corno !!!! ma secondo te se sabato ci torno varra' la pena?

Angiolo ha detto...

Ciao Sergio!
Li hai trovati poi i Prugnoli?
Il metanodotto, è tanto tempo che non ci vado.
Io faccio tutto Giuncaia, crinale, versanti a valle e gola di là dal dirupo.
Però non risalgo di là dalla gola verso il metanodotto.
Ci trovavo poco, quando conoscevo poco.
Ora che vado solo a mezze giornate non ho tempo per andarci e approfondire.
La Panda rossa deve essere un pezzo che c'è.
Più o meno dal 23 o 24 ottobre, i primi giorni che andai lassù.
Lo dico perché una di quelle mattine, mentre camminavo sul crinale, sentivo una macchina che sgassava e risgassava, senza smettere mai.
Così a un certo punto m'incacchiai e lanciai l'anatema: Speriamo che ce la lasciate!
Giù da quella strada non ci passo quasi mai e ci sono transitato solo avanti ieri e ti vedo la Panda impantanata!
Stamani ci sono ripassato e ci ho guardato dentro.
Ho visto un panierozzo con dentro delle russule e forse dei Porcini, ma devono essere andati a male.
Però non c'era più la pala.
Saranno rivenuti a prendersela oppure l'ha portata via qualcuno.
Comunque ho visto che ha il tettuccio tutto graffiato.
Mi sa che non la riprendono più.
E chi a va a rimorchiarla in quel tratturo?
Brutta fine per una macchina quasi nuova.
In compenso non ci passeranno più neanche i fuoristrada.
Così ora gochiamo tutti ad armi pari.
Comunque stamani sulla pista bassa ho trovato una moto appoggiata ad un albero con tanto di casco e zaino inchiavardati alla ruota con un lucchetto.
Gli ho sentito il motore e lo scarico: ghiacci!
Ci sarà mica qualcuno disperso in quelle forracce?
Il mistero continua.
E poi, dimenticavo, i funghi.
Finiti!
Stamani sono quasi andato in bianco.
Non c'è più nulla.
Forse tornerò a fare un'ispezione tra una settimana.
Così tanto per vedere.
Se il tempo lo permetterà e se ne avrò voglia.
Un saluto a te e famiglia.

Anonimo ha detto...

buona sera angiolo, grazie per le risposte che mi hai dato, io al contrario tuo sono piu pratico delle zone vicino al metanodotto, nelle zone vicino alla giuncaia sono sempre passato di passo svelto, senza mai approfondire, perche', grazie a mio padre, ho imparato dei posti vicino al metanodotto.prima arrivavo lassu' dalla strada che dal gulado va in ''buca'' strada con la stanga famosa che non vogliono che si passi, pero' non possono chiudere.e quindi alla giuncaia non arrivavo mai. comunque pasquale rossi( pastore del gualdo che ora non c'e' piu) una volta porto' mio padre quando ancora era buio con la pila in una fungaia vicino al prato della giuncaia....e ce ne erano ... e tanti, ma a distanza di anni mio padre non e' riuscito a trovare il punto preciso.e poi un altra cosa mi torna in mente riferita a pasquale che anche io ho avuto la fortuna di conoscere seppur bambino:raccontava di una volta e precisamente la vigilia di natale, di aver trovato dei porcini sotto degli abeti a solatio vicino alla strada che in salita sale dalla giuncaia. nel punto dove ora hanno tagliato gli abeti.
per quanto riguarda i prugnoli, mi posso accontentare , perche' dietro ai tuoi consigli , quando sono andato a caccia di prugnolaie, quest' anno ne ho trovate tre nuove, di cui una sotto i pini(dove non avevo mai guardato) una sotto gli abeti, e una sotto i quercioli dove c'era l'erba alta. grazie ancora e a presto

sergio gualdo ha detto...

non e' apparso il mio nome, risulto come anonimo ma il post di prima l'ho scritto io

Angiolo ha detto...

Ciao Sergio.
Cavolo, ma è lunga andare dalla Giuncaia al metanodotto.
Io lo facevo cercando.
Ma andarci di brutto senza fermarsi è una bella tirata.
Comunque la Giuncaia questi delinquenti l'hanno distrutta, ma quando era nei suoi panni non c'era posto che tenesse.
Ci nascevano i funghi fitti come le Finferle.
Era uno spettacolo.
Poi hanno cominciato ad andare avanti e indietro con motoseghe e trattori ed hanno distrutto la foresta e la strada.
Quando si dice la potenza del denaro.
Neanche la Forestale ha avuto qualcosa da ridire.
Dopodiché avrebbero pure il coraggio di fare i verbali.
Bravi, sette più!
Stammi bene.

Foglie Nel Vento ha detto...

. . . Che settimane . . . Riesco solo ora a guardare il tuo sempre più in voga Blog :) Grazie per le risposte Angiolo!! . . . però aprono un altro quesito, spero avrai la pazienza di rispondere :) Mio padre per seccarli ( in inverno a Firenze ) li mette in forno ( sportello abbastanza aperto ) a 20-30°, non gli ci vuole molto. . con l'essiccatore elettrico ci vuole lo stesso tempo? Buona notte a tutti!

Angiolo ha detto...

Buongiorno Vieri!
Ma quel birbante di tuo padre trova i Porcini anche in inverno?
Capperi!
A parte gli scherzi.
Io uso l'essicatore elettrico ma quello che ho ora non mi convince troppo e mi sa che l'anno prossimo finirò per cambiarlo.
Per seccarli calcola dalle 8 alle 12 ore (cinque cestelli impilati, circa 1 chilo di funghi) a seconda della specie e dello stato fisico in cui si trovano (Estatini, Settembrini, Grumati, Cimballi, giovani, maturi, vecchi, asciutti, bagnati, bacati, e via dicendo).
Io non li secco col forno perché mi pare che vengano peggio, sul tostato tanto per intenderci.
Però, forse, dipende da me che non lo so fare.
Un saluto.

Foglie Nel Vento ha detto...

Ciao Angiolo, ora è a fare l'olio, il giovine :)
in forno ci mette gli ordinali, da un mesetto fa fino ad ora ed un pò in la.. ci sono dei posti in Pratomagno dove crescono a valanghe! Lui li tiene qualche giorno sui termosifoni quando sono caldi, e alla fine ne approfitta per fare un arrosto o qualcosa in forno, e li "inforna" alla fine, a forno ormai inutilizzato ma ancora un pò caldo e cmq sportello aperto.. di porcini invece ne facciamoo un pò al sole, poi quasi tutti a cubetti, aglio prezzemolo, a metà cottura li leviamo, sacchetto apposta con data e tipo eppoi dritti nel congelatore a pozzo! Ultimamente non mi dispiace usare al posto dell'aglio, uno scalogno, sai quelle cipolle piccole oblunghe, secondo me non ci stanno male, sono abbastanza dolci e danno solo un pò di "rotondità". Ti confermo che un alcuni fanno la crosticina, ma non tutti..
Ciao Angolo, a presto

Angiolo ha detto...

Ciao Vieri!
Scherzavo.
Era chiaro che non si trattava di Porcini.
Le Nebularis...
Fino a un paio di settimane fa dove andavo io non se ne vedeva traccia o quasi.
Ora, se mi mettesi a prenderle, mi ci vorrebbe una trattore con carrello al seguito.
E anche la Lepista nuda è in fase esplosiva.
Avanti ieri ho preso qualche esemplare di quest'ultima per fare un buglione con il Tricholoma portentosum (anche lui sta venendo fuori alla grande).
Ho messo nel paniere anche un paio di Agaricus silvicola e un cespo di Pleurotus ostreatus.
Viene fuori un misto da leccarsi i baffi.
Gli Ordinali invece non li prendo più perché sono troppo forti.
Andrebbero come li fate voi per fare i sughi ma ho tanti di quei Porcini secchi che potrei astenermi da tornare nel bosco per quattro o cinque anni, tenuto anche conto che sotto le feste faccio delle confezioni regalo per parenti ed amici.
Dei Porcini cotti e congelati non parliamone ché il congelatore non riesce a....digerirli.
Un saluto a te e a tuo padre.

Foglie Nel Vento ha detto...

Grazie Angelo, parlavamo di te proprio oggi a pranzo, dopo gli ho fatto rivedere il tuo blog.. c'è venuta boglia di uscire.. e come al solito sono indeciso e non so proprio dove andare a parare, visto che potrò partire da qui solo alle 9.30.. mi sa che faccio un salto in alto.. vediamo che è rimasto, di sicuro una bella aria fresca e colori incredibili ad aspettare noi spero pochi caparbi amanti del bosco.

Se tra 5 anni riuscirò a fare ( perchè imparerò a conoscerli ) un bel misto di funghi come quello che hai descritto, allora sarò molto molto soddisfatto!!!

Ps noi, quando come succederà domani non troviamo una nidiata di Funghi, raccogliamo i Nebularis in quantità, li puliamo subito nel bosco tagliando il gambo subito sotto al cappello, poi a casa ne spelliamo la pellicola argentea ( o com'è poetico questo fungo :) e li mettiamo in padella a tocchi con un filo d'olio tanto che non si attacchino inizialmente, perchè poi togliamo la tanta acqua che buttano nella prima cottura. Poi si aggiunge aglio e prezzemolo etc. perdono il forte e vien fuori un bel sugo da riso, che aggiungiamo di conseguenza e lo lasciamo prima tostare per un paio di minuti, e poi lo si tira su col brodo caldo ( anche di dado se non si ha quello "buono")da 10!
Ciao Angiolo, un saluto Pre-Natalizio ( tanto ormai ci siamo ) anche a Tomoko e Camillo!

Angiolo ha detto...

Ciao Vieri!
Grazie degli auguri pre-natalizi.
Tanti anche a voi e di tutto cuore.
Qui del resto hanno già messo gli addobbi per le strade, i panettoni li vendono che ormai sono due mesi, quindi...Buon Natale!
Tornando al fungo poetico (il Grumato), occhio a cuocerlo bene e comunque a buttare via la prima acqua di cottura.
C'è che di bollori gliene fa fare anche tre.
Il mio compagno storico di vagar per i boschi, ormai se ne è andato che sono quasi cinque anni poveretto, con i primi entusiasmi dell'avvicinamento alla micologia avvelenò la moglie, con il fungo poetico.
Lei non ha potuto più mangiarla e neanche sentirne l'odore che bastava a sconvolgerla.
Perché la Lepista nebularis è fortemente tossica da cruda e anche cotta (male) può dare disturbi piuttosto sgradevoli.
Inoltre c'è chi si sensibilizza alle tossine che contiene (da cruda, ma che completamente non perde mai) e non la può neanche mangiare stracotta.
Avvelenamento da accumulo forse, oppure allergia a livello individuale.
Quindi, cuocetela sempre bene e meglio se gli fate fare più acque.
Con tutto questo non ti mettere in allarme.
Ma non prendetela neanche sottogamba.
Comunque domani mattina vi auguro (non ho capito bene se vai da solo o in compagnia ma fa lo stesso) di fare irruzione in mezzo ad una carovana di Boletus edulis che non ha fatto in tempo a rintanarsi sotterra.
E con questo vi saluto cordialmente.

Anonimo ha detto...

Ciao Angiolo, stupendi i tuoi post! Mi ripeto, lo so, ma non posso fare a meno di dirtelo.
Anch'io capito talvolta sopra a Gualdo, ma spesso vado nelle leccete...
Rispetto alla "nebularis" sono invece più critico... Ormai è accertata la sua tossicità e da una quindicina di anni ė stata tolta dall'elenco dei funghi commestibili. Le tossine che contiene non sono termolabili (come nel caso della Lepista nuda) per cui non serve bollirla per almeno 20 minuti a temperatura superiore a 70 gradi (cosa indispensabile per l'ordinale viola) o buttare l'acqua di cottura, o spellarla. La "nebularis" ha tossine (non solubili e non termolabili) che il nostro fegato non smaltisce e che si accumulano fino alla soglia, diversa da individuo a individuo, di avvelenamento. Scusa se sono stato prolisso ma credo che non valga la pena rischiare la pelle per un fungo ... C'è ne sono tantissimi altrettanto buoni e perfettamente commestibili...
Un caro saluto, Paolo.

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo!
Grazie.
D'accordo che la Nebularis non è poi un gran che e che deve essere trattata con prudenza.
Ma comunque è un fungo che fa parte della tradizione gastronomica del Valdarno aretino e di tutto il Casentino da tempo immemorabile.
Qua la hanno sempre mangiata e non ci sono mai stati problemi.
Fino a una dozzina di anni fa le vendevano addirittura dagli ortolani.
Si ritorna al discorso di buttare via l'acqua di cottura almeno una volta (meglio se due o tre volte).
Diversa la questione se la si cuoce poco come accadde a quel mio amico di cui parlavo con Foglie nel Vento (le fecero in gratella appena scottate, nonostante gli avessi detto che andavano cotte e cotte bene).
E comunque, per quanto ne so, non si sono mai verificati casi mortali, a meno che in chi ne è rimasto intossicato non fossero presenti delle patologie gravi a carico di organi vitali.
Vero poi che è stata tolta dall'elenco delle specie commestibili.
In Giappone ma ormai anche da noi la letteratura la dà come tossica.
Però anch'io un tempo l'ho mangiata tranquillamente.
Poi ho smesso perché a me, qualcuno si scandalizzerà, i funghi in generale non piacciono molto.
Si salvano i Prugnoli crudi grattugiati sulla pasta in bianco e i Porcini fritti.
Comunque io tuttora la prendo (non quest'anno però, ero troppo indaffarato con altra roba) per portarla a dei vicini che ne sono ghiotti.
La mangiano sempre e ci vanno pazzi.
A quest'ora dovrebbero essere rimasti intossicati per accumulo da anni.
Il che ci porta a parlare d'intolleranza individuale.
Ma qui si entra nell'ignoto.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Angiolo,
intanto ti devo fare ancora i complimenti per il tuo blog che devo dire è sempre più bello e più ricco sotto tutti i profili e che è diventato un punto di riferimento in materia di funghi in Toscana. Questo grazie ovviamente, oltre a te, anche ai qualificati post degli amici che vi partecipano. Spesso anche nella tua dialettica trovo forbiti sostantivi e accezioni che spesso nel linguaggiio comune sono in disuso ma che fanno parte della nostra tradizione e che mi riportano al linguaggio che usava mio padre: un must almeno per me! A qeusto proposito spero che tu aaccantonato definitavemente i tuoi passati propositi di sospenderlo!
Venendo poi ai nostri amici funghi registro che la costa è stata ancora una volta bersagliata da precipitazioni abbondanti con relative esondazioni dei fiuni. Qui da noi lo scirocco ha determinato un nuovo aumnento delle temperature: che dici ci sono speranze per nuovo nascite?
Buon San Martino
Cordialmente Gigino
PS scusami la rima baciata...

Angiolo ha detto...

Ciao Gigino!
Scusami se ti rispondo in ritardo ma vedo il tuo commento solo ora, in calce al post.
Non capisco perché ma il sistema non mi ha inviata l'e-mail relativa alla casella di posta elettronica.
Ti ringrazio per le belle parole e mi dichiaro d'accordo con te sul fatto che il blog sta avendo successo per merito (soprattutto) degli Amici che vi intervengono.
Io già ero scettico ieri, prima che cominciasse a piovere, sulla possibilità di altre nascite.
Come avrai letto nelle mie risposte, l'8 novembre sono andato e non ho trovato niente: 4 Edulis di cui 3 bellocci e uno mezzo morto per la troppa acqua.
Non ho neanche messo il post pensando di inserirlo con quello dell'uscita successiva, che intendevo fare, così tanto per controllare, nei prossimi giorni.
A me piace andare a vedere cosa è successo, quando penso che tutto sia finito.
A volte ho avuto delle belle sorprese che magari non avevano niente a che fare con l'oggetto della mia curiosità ma che comunque vanno a formare quel bagaglio di conoscenza che ognuno di noi per suo conto si procura attraverso il tempo.
Tornando a bomba, figurati ora che qui sono 24 ore che piove a dirotto (l'Arno è salito da far paura e se continua così per altre 24 succede un disastro).
Credo proprio che i Porcini siano ormai fuori della nostra portata.
Almeno della mia.
Perché è certo, direi, che in montagna non c'è più niente da fare.
E in Maremma, non ci sono andato quando era il momento, figuriamoci ora.
Va bè!
Aspettiamo i Dormienti.
Nel frattempo un cordiale saluto a te e a tutti gli Amici!

alessandro ha detto...

ciao Angiolo.Mi sa tu abbia ragione in quanto a nuove nascite con tutta l'acqua che è venuta.ieri sono andato sotto il Trebbio ed hò trovato un gelatino (bastardone)come li chiamate voi molto bello.l'altro giorno ne avevo trovati tre.Bisogna aspettare i dormienti o accontentarsi dei funghi di pineta.un saluto anche a camillo e Tomoko.

Angiolo ha detto...

Ciao Alessandro,
l'acqua così ci voleva subito dopo Ferragosto, mica ora.
Comunque i funghi erano già in calo forte.
Ora, se si va, si va per uno o due.
Sempreché siano ancora buoni.
Io forse farò una scappata, l'ultima presumo, giovedì mattina.
Un cordiale saluto a te e al Trebbio.

Foglie Nel Vento ha detto...

Ciao Angiolo, intanto ringrazio Te e Paolo per le giustissime parole di avvertimento, lo apprezzo molto e spero tutti traggano giovamento dalla cutela con cui si scelgono le "prede" delle nostre uscite. Detto questo confermo quanto detto proprio da Angiolo, nel Valdarno è una tradizione, impossibile da togliere anche perchè di intossicazioni da ordinali non se ne sono mai sentite. Ciò non toglie che mi avvicinerò con maggior "rispetto" a questo fungo. Mio padre non ne vuol sapere, sai, se per lui è buono, per lui è buono!.....
Per l'acqua che sta venendo vi dico, menomale, per far pari con gli scorsi anni di siccità sai quanta ne deve cadere! Le falde della nostra bella Regione sono state messe a duro esame, ed in carenza d'acqua non è raro che pozzi privati e sorgenti si spostino perchè la lente d'acqua non riesce più a rimanere ad altezze adeguate o a sgorgare all'esterno.. Dovremmo essere noi, con la nostra "intelligenza e tecnologia", a seguire le indicazioni delle precedenti esperienze, la natura difficilmente ci nasconde qualcosa.

Angiolo ha detto...

Buonasera Vieri,
infatti le intossicazioni da Ordinali sono dovute soltanto ad imperizia (incoscienza).
Se non li cuoci ma li mangi semicrudi, vai all'ospedale.
Non ci sono problemi.
In casa mia li abbiamo mangiati per anni, senza neanche gettare la prima acqua.
Però, quando arrivavano in tavola, erano ben cotti.
E non abbiamo mai avuto neanche un po' di nausea.
Quella mia amica che li mangiò passati sulla fiamma un minuto, se lo ricorda ancora.
Adesso anche il solo odore del fungo crudo le dà noia sul serio.
Comunque, ripeto, qua e anche in Casentino li cucinano facendogli fare due o tre acque e intossicazioni mai.
Addirittura li vendevano i fruttivendoli.
L'acqua.
Una gran bella cosa, la base della vita sul nostro pianeta.
Purtroppo non fa quello che vorremmo noi ma quello che vuole lei.
Quindi, o non viene affatto o ne viene troppa tutta insieme.
Noi qui in Valdarno ringraziamo, perché è piovuto molto, 36 ore praticamente a fila, ma non è stato un nubifragio e non ha fatto danni.
La pioggia modella i paesaggi e li stravolge, in un senso o nell'altro.
Poi noi uomini costruiamo nell'alveo di fiumi e torrenti, non li puliamo e, quando arrivano le grosse perturbazioni perchè prima o poi arrivano, ci lamentiamo se succedono disastri.
Per rinvenare, sono d'accordo con te.
Questa che è venuta ha fatto benissimo.
Però, se nevicasse d'inverno come faceva un tempo, farebbe assai meglio.
Prendiamo quello che il buon Dio ci manda.
Un saluto.

Maria Grazia ha detto...

Ciao Angiolo!
Non mi sono più fatta viva semplicemente perchè al tuo blog non ho tante notizie da inviare...vista la lontananza.
Però ti assicuro che seguo tutte le tue pubblicazioni e leggo tutti i commenti, le tue foto poi mi fanno semplicemente andare in brodo di giuggiole.... complimenti per le tue raccolte!!!!
Ho anche letto molti articoli plubblicati sulle cronache locali di Toscana inerenti ai commenti degli indigeni sui malfamati raccoglitori di funghi e alla guerra conseguente che si stanno apprestando a dichiarare.
Tutti noi fungaioli siamo d'accordo che il bosco è un bene prezioso e bellissimo che occorre salvaguardare e soprattutto rispettare.. ed allora...è mai possibile che noi che lo rispettiamo e lo frequentiamo per vivere con serenità la sua tranquillità,i suoi colori, i suoi frutti, i suoi bellissimi animali che ci guardano tranquilli quando non li spaventiamo... infin concludo: è mai possibile che dobbiamo rinunciare a tutto questo per le orde di sporcaccioni e distruttori che vagano per i boschi?
Io frequento i boschi del Trentino dal 1996 e non mi è mai capitato di vedere la distruzione ed il lerciume che vedo in giro, non dico solo in Toscana ma anche da noi in Romagna. Nel Trentino non esistono cestini e contenitori per il pattume, solo cartelli situati negli alberghi, all'inizio dei sentieri ecc. che dicono che i rifiuti ognuno se li deve riportare dove alloggia e così accade, perchè raramente si vede del pattume in giro o nei boschi.
Basterebbe comunque affidarsi al buon senso: se mi porto il panino o la bottiglietta nel bosco sicuramente farò meno fatica a riportarmi a casa la carta o il vuoto perchè non pesano nulla!
Comunque, visto purtroppo il maltempo dei giorni scorsi e i gravi danni e i lutti causati, mi auguro che i sindaci toscani e la regione impegnino il loro tempo e le loro risorse - o meglio le nostre, perchè infine noi tutti paghiamo e non solo per la Toscana - a curare lo stato dei boschi e soprattuto del suolo, dei fiumi e di quant'altro necessita per salvare il salvabile.
Fine del piagnisteo, forse non è questo il sito per parlare di queste cose.
Un cordiale saluto a te, a Tomoko e a Camillino.
(A proposito di bestioline, io ho 10 gatti -tutti trovatelli- ed una micina si chiama Camilla!)

Angiolo ha detto...

Ciao Maria Grazia!
Non disperarti troppo.
Io sono d'accordo con te in linea di principio.
Molti di quelli che vanno a funghi dovrebbero essere passati per le armi.
Però trovo che c'è troppa gente che ci marcia.
E parlo degli indigeni, tanto perché non ci siano dubbi.
Del resto, avendoci vissuto in mezzo per una quindicina di anni, li conosco bene.
Ho già espresso il mio parere in proposito diverse volte sul blog.
Va tutto bene e nessuno dice niente per annate e annate, finché non viene quella buona (per i funghi).
Allora non va più bene niente.
Quanto al Trentino e Alto Adige, non sono d'accordo.
Io non dico che vada bene abbandonare i rifiuti nei boschi e nei prati, ci mancherebbe.
Ma neanche che se hai da gettare qualcosa non trovi un cestino.
Io posso avere dei rifiuti che per le più svariate ragioni non voglio o non posso portarmi dietro.
E che faccio?
Gli alberghi, le seggiovie, quello che compro, li pago?
Lascio gli sghei, sì?
Allora ho anche qualche diritto (leggere "servizio"), oppure no?
Troppo facile andare a vedere le piramidi a Perca e trovare il cartello: I rifiuti riportateveli a casa.
Semplicissimo, non vengo più e non spendo.
Fine del contropiagnisteo.
Tu hai 10 gatti?
Io nel 1991/92 ne ho avuti undici, uno giusto più di te.
Una vera delizia, sono stato per uscire di senno.
Salutami tanto Camilla e falle una carezza da parte mia e di Camillo-ken.
Naturalmente, saluti cordialissimi anche a te e a tuo marito.
Spero di potervi rivedere qualche volta nelle abetine della Secchia.

P.S.: Dimenticavo, domani esco in caccia.
Chissà cosa trovo (!?).

Maria Grazia ha detto...

Buona caccia! Sei davvero instancabile....

Maria Grazia ha detto...

Ancora ciao, Angiolo!
Ho riflettuto sulle tue considerazioni e continuo col mio pagnisteo.
Allora... in Campigna si lamentavano delle frequentazioni dei numerosissimi fungaioli, perciò sai cosa ha deliberato l'Ente del Parco delle foreste Casentinesi del Monte Falterona e Campigna? Ha deciso che i non residenti possono raccogliere funghi solo il sabato e la domenica - ma attenzione..!!! il permesso per la raccolta viene rilasciato solo dal gestore di albergo o pensione che dichiara che tu pernotti in zona.
Per non parlare delle angherie che dobbiamo sopportare a volte noi fungaioli.
Esempio: normalmente a prugnoli andiamo nei pascoli a ridosso del Fumaiolo (fino allo scorso anno vivevamo a Cesena, poi ci siamo trasferiti a Massa Lombarda paese natio di mio marito). Due stagioni fa abbiamo scansato per caso una strage di pneumatici della auto di quei birichini di fungaioli,che rubano il pane ai poveri residenti- e non solo il pane, visto che i primi prugnoli al mercato di Cesena costano 60/70 EURO/Kg!
Allora come si fa a non prendersela?
Comunque mio marito ricambia i tuoi saluti e ha giustamente detto che ci sarà occasione di vederci prima di andare in Secchia, perchè prima della stagione dei porcini ci sarà quella dei dormienti di Vallombrosa.
Sicuramente il prossimo anno risparmieremo, grazie a te, qualche giro a vuoto, dato che starò sempre appiccicata al tuo blog per avere notizie sull'andamento della nascita dei marzuoli e poi ti dirò che non mi dispiacerebbe venire qualche volta a prugnoli in quei boschi in cui pensavo non crescessero.
Grazie Angiolo. Ciao.

Antonio ha detto...

ciao a tutti,oggi chiaccherando con dei conoscenti fungaioli ho sentito dire che per il prossimo anno ci potrebbe essere un corso da seguire(probabilmente gratuito all'inizio e poi a pago)prima di ricevere il tesserino.
sapete qualcosa in riguardo?

Angiolo come è andata la ricerca?

Angiolo ha detto...

Ciao Antonio,

non so niente.
Da quello che diceva il Tirreno era una cosa ancora a livello di proposta.
Comunque stai tranquillo.
Stabilito che la mamma degli imbecilli è sempre pregna, quando sarà il momento si faranno vivi.
Com'è andata la ricerca (male) lo puoi vedere dal blog.

Un saluto a tutti.

Antonio ha detto...

ok grazie per la rapida risposta!..
stiamo a vedere come si evolve,secondo me un corsettino a qualcuno servirebbe..non mi reputo un micologo ma almeno ho il rispetto per tutte le specie e mi trattengo da dare giudizi certi sull'argomento visto che ho ancora mooolto da imparare.
ps 4 pezzi come quelli per me bastano a salvare la giornata,come si dice...chi si accontenta gode!
ah quest'anno voglio provare anche io a trovare qualche marzuolo!anche solo per sentire che sapore hanno!!sicchè appena puoi tienici aggiornati se sbucano!
ciao e complimenti ancora per tutto quello che fai!

Foglie Nel Vento ha detto...

Ciao!
Fra le varie ed eventuali quest'anno ho sentito anch'io dell'inserimento di un corso, e di una tassa che dovrebbe, secondo appunto alcuni fungaioli, arrivare a cifre astronomiche ( parlavano addirittura di 80 euro )..

Apparte che forse forse un corso non farebbe male ( soprattutto perchè ultimamente si registrano tanti nuovi decessi ed intossicazioni )non solo per la pericolosità dei funghi, io spero soprattutto per insegnare il rispetto ed il comportamento da tenere nel bosco! Come diceva giustamente Maria Grazie, se uno è in grado di portarsi dietro qualcosa da mangiare o da bere all'andata, cosa vuoi che costi riportarsi dietro l'involucro vuoto e la bottiglia "strizzata"! E se in un corso ti spiegano, come ha fatto Angiolo con molta pazienza qui, a non rastrellare alla rinfusa sotto le piante.....
Infine faccio una riflessione: non sarà che queste voci le hanno messe chi sperava avessero tale riflesso per scoraggiare la massa di gente che si riversa nel bosco.. ovvero chi di funghi ci campa?

Angiolo hai pienamente ragione.. ci vuole la neve!!

PS RICORDO A PROPOSITO CHE DA IERI PER ANDARE IN AUTOSTRADA E IN ALCUNE EXTRAURBANE, E' ENTRATO IN VIGORE L'OBBLIGO CATENE O Pneumatici termici!!!!
Un saluto a tutti

Angiolo ha detto...

Ciao Vieri!
C'è anche il post nuovo, da ieri (rima baciata).
D'accordo con te.
La gente dovrebbe sapersi comportare e soprattutto cosa si può prendere e cosa no.
Invece, quando sono stato segretario e consigliere del "Micheli", vedevo arrivare una massa di gente la cui unica aspirazione, con alcune eccezioni beninteso, era sapere "dove nascono i Porcini".
Mentre invece prima c'è da sapere tanto su dove si possono mettere i piedi e su cosa è bene lasciare stare.
E d'accordo pure che ognuno si deve riportare dietro i propri rifiuti, per portarli agli appositi spazi di raccolta o riportarli proprio a casa, cosa quest'ultima che mi sembra un po' eccessiva.
Quello su cui proprio non sono d'accordo è la frase "chi di funghi ci campa".
Di funghi non campa più nessuno.
Vero è invece che, quando nascono, chi è del posto e conosce il terreno può fare molti soldi.
Come ho detto e ripetuto spesso, ho avuto una dozzina d'anni casa vicino all'Abetone.
Lavoravano tutti o quasi per la Comunità montana o la Smi di Campo Tizzoro.
E, quando c'erano i funghi, erano in permesso o in malattia.
Troppo facile e comodo.
Tanto per dirne una, un mio amico di Reggello capisce che stanno partendo i funghi quando alcuni dipendenti della Forestale suoi conoscenti prendono le ferie.
Quindi la loro massima aspirazione, anche se non ne avrebbero bisogno perché vanno in posti poco battuti da chi non conosce la montagna, è che gli tolgano dai piedi o comunque ostacolino fortemente i possibili concorrenti.
E difatti cos'è successo a San Marcello Pistoiese quando finalmente è arrivata un'annata di funghi da ricordare?
Che il Pd, quello che pensa ai "lavoratori", ha presentato a tamburo battente una proposta di rivedere la legislazione nazionale e regionale sulla raccolta.
In senso fortemente riduttivo per chi non è del posto, of course.
Numero chiuso, permessi a 80 euro per un semestre o 100 per un anno, eccetera eccetera.
Tutti provvedimenti tesi a scoraggiare i "forestieri", così ci chiamano da quelle parti.
Perché i nativi che escono dal cortile dietro casa e si arrampicano su per i costoni del Libro Aperto, nessuno li vede e nessuno è in grado di intercettarli (come accadeva con me).
Senza contare che loro non devono fare permessi, non hanno limitazioni in quanto residenti, eccetera eccetera.
Ne fanno un mestiere su cui chiaramente non pagano imposte o tasse, ça va sans dire.
Beh, a voi questa manfrine potranno anche non dare noia.
A me sì.
Comunque, more solito, prenderemo quello che ci arriva.
Un cordiale saluto a tutti.